Auron

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    Intervista a Linus Torvald il creatore di Linux!!!!

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    Messaggio  Admin Mer Mag 27, 2009 3:24 pm

    Linus Torvalds, padre del sistema operativo libero per eccellenza, Linux, ha rilasciato un'intervista sul futuro della sua creazione e su tutto ciò che gli sta intorno.
    Da piccolo progetto di uno sconosciuto studente a spina nel fianco dei ben più potenti sistemi operativi commerciali (Windows e Mac Os X, tanto per non fare nomi). Questa, in breve, potrebbe essere la storia di Linux, o Gnu/Linux, come chiesto a gran voce dal guru del Free Software Richard Stallman.

    Raggiunto via mail da James Buchanan di apcmag.com, Linus Torvalds ci parla di passato, presente e futuro di un sistema operativo che, partito per essere compatibile solo su PC 386, è ora alla base di numerose altre piattaforme, partendo da palmari e telefonini fino ad arrivare ai sistemi di controllo per applicazioni critiche.

    Il modello di sviluppo del kernel Linux è cambiato radicalmente, soprattutto rispetto ai primi tempi quando Linus conosceva e contattava direttamente tutti gli sviluppatori (se non addirittura gli utenti agli inizi della sua avventura). Ora che la comunità è estremamente estesa e frammentata è naturale porsi alcune domande, più o meno tecniche: qual è il corso della versione 2.6 del kernel? ci sarà mai una versione 3.0? di cosa si sta occupando Linus ora? e cosa combina nel suo tempo libero?



    B. Scrivere un sistema operativo è un lavoro duro. Cosa ti ha spinto a farlo all'inizio?
    T. Il kernel può essere difficile, ma specialmente per questo è anche interessante. Io sono sempre stato più interessato a stare a tu per tu con l'hardware piuttosto che in cose come le interfacce utente o altro del genere, e lavorare su un kernel è quanto di più a contatto con l'hardware tu possa fare oggi a parte costruirlo (cosa che ho fatto, ho lavorato per una ditta produttrice di CPU per sette anni, dopo tutto). Così non sono nel campo delle saldature, ma apprezzo molto il lavoro a basso livello, e pensare come il mio software possa interagire con la CPU e altri componenti del sistema. Inoltre non pensavo fosse così difficile, non mi sarei aspettato di lavorarci ancora a più di 15 anni di distanza.

    B. Cos'è la Linux Foundation?
    T. Heh. Io ci lavoro qui, dovresti chiedere a qualcuno di quelli che sono coinvolti in tutte le altre cose che la LF fa. È principalmente la combinazione di OSDL (Open Source Development Labs) e FSG (Free Standards Group), ed è un luogo neutrale per differenti organizzazioni per discutere i loro problemi, cercando di aiutare Linux. Un'altra delle cose che la LF fa è pagare me per mantenere il kernel.

    B. Cosa stai facendo con il kernel attualmente? Ci stai lavorando a tempo pieno? Su quale parte ti concentri di più?
    T. Lavoro a tempo pieno sul kernel, ma non lavoro più su una sua particolare caratteristica. Passo molto del mio tempo non a scrivere codice per conto mio, ma a lavorare sul code flow ed a unire insieme i vari pezzi.

    Infatti, la maggior parte del codice che ho scritto negli ultimi due anni non fa parte del kernel stesso, ma del tool che uso per tenere traccia del suo sviluppo (git, un sistema decentralizzato di controllo del codice).

    Così scrivo ancora codice (e mando patch abbastanza spesso, ma solitamente sono del genere "qui è dove potremmo gestire questa cosa" in modo da stimolare altri a produrre la patch finale e fare i test). Ma quello che faccio ancor più spesso è passare in rassegna le modifiche di altre persone e dire "si" o "no".
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    Messaggio  Admin Mer Mag 27, 2009 3:28 pm

    B. La versione 2.6 del kernel è disponibile ormai da molto tempo. Perchè?
    T. Eravamo soliti avere queste grandi e problematiche release di sviluppo che occupavano molti anni, e funzionavano anche bene in modo che la gente le usasse (2.<pari> indica una versione stabile, 2.<dispari> una di sviluppo), ma ci sono numerosi problemi legati a questo metodo.

    In particolare, i cicli di rilascio erano così lunghi che chi vendeva software doveva realizzare dei back-port di grandi porzioni di codice dalla versione di sviluppo, e così il codice in sviluppo finiva per diventare la release stabile. Così, per contro, gli stessi soggetti risolvevano problemi sulla versione stabile, e a volte le soluzioni mancavano o erano difficili da importare sul ramo di sviluppo, perché erano troppo diversi l'uno dall'altro.

    Semplicemente, un ciclo di sviluppo pluriennale non funziona. È stato un metodo abbastanza buono e necessario (abbiamo anche fatto dei cambiamenti piuttosto radicali), ma col ramo 2.6 la base del kernel è migliore, ed abbiamo migliorato anche il processo di sviluppo, abbastanza da non avere alcuna ragione che spinga a tornare al vecchio modello.

    Così, invece di avere due o tre anni tra release stabili, ora abbiamo due o tre mesi. Questo significa che i kernel per la produzione sono molto più vicini ai kernel di sviluppo, e si evitano molti dei problemi che eravamo soliti avere. E tutti sono più contenti.

    Allora, probabilmente resteremo con questo approccio finchè qualcosa di realmente radicale non succeda, e ciò significa che andremo avanti col ramo 2.6.x, facendo miglioramenti incrementali su di esso.

    Naturalmente, se avessimo un ufficio marketing di grande rilievo, ce lo farebbe chiamare con qualche nome accattivante (Panther o Vista o chissà cos'altro), ma così non è, per i tecnici è meglio il nome della versione, e i nomi accattivanti sono per i distributori che possono chiamare il loro prodotto come gli pare (Fedora o Festy Fawn).

    B. Quando prevedete il rilascio di una versione 3.0 del kernel? Quali saranno i maggiori cambiamenti e le differenze dalla 2.6?
    T. Noi in realtà non pensiamo ci sia bisogno di una versione 3.0.x: siamo tutti molto bravi nell'introdurre nuove interessanti funzionalità senza modificare il codice base in maniera distruttiva, e senza perdere nessuna vecchia funzione.

    Questo, insieme alla mancanza di un qualsiasi dipartimento marketing che ci dica "Dovete incrementare il numero di versione per far vedere quanto siete bravi!" significa che noi vogliamo migliorare tutto quello che possiamo, senza assistere ad una campagna tipo "Prendi la nuova-e-migliorata versione 3!".

    B. Non sembra più esserci un kernel di Linus e uno sperimentale (un kernel di Alan Cox ad esempio. È vero? Se così fosse, è perchè la serie 2.6 è praticamente arrivata dove la volevate?
    T. Bene, in parte è dovuto al nostro miglioramento nella gestione dei problemi nel code flow, e forse così ci sono meno motivi per diversi esperimenti nel kernel. Detto questo, esiste anche il ramo -mm (il kernel di Andrew Morton) dove molto del nuovo codice confluisce prima. Questo è forse meno "sperimentale" e più "un primo campo di prova prima del merge nel ramo di Linus", ma non è molto differente da quello che era -ac (il ramo di Alan Cox).

    Ci sono poi ancora molti rami specializzati in particolari caratteristiche. È una delle cose, infatti, che vorrei che git rendesse più facili da fare, e se uno volesse seguire lo sviluppo dei driver network prima che vengano uniti al ramo principale, ci sono rami
    per questo, e per i driver audio, etc.

    Ma io penso che questo aspetto dello sviluppo è quello che di più negli anni si è rivelato funzionante, e che l'attuale modello di sviluppo sia ragionevolmente buono.

    Così, io sono sicuro che potremmo azzeccare qualche funzionalità che faccia bollire il sangue nelle vene alla gente, e avremo un ramo per qualche cambiamento che non riterrò appropriato e non vorrò unire, e così è come dovrebbe essere: diversamente da molti altri progetti open source, ho sempre incoraggiato la gente ad applicarsi al progetto di fork di un kernel per togliersi i propri pruriti.

    Non penso cioè che questi progetti non vadano bene, è il modo in cui molto dello sviluppo è stato fatto. Ovviamente, ancor più è dovuto a "micro-forks" anche se la gente non li considera come veri e propri forks, ma io penso che sia una buona cosa incoraggiare la sperimentazione, e mantenere un clima amichevole: se qualche kernel sperimentale mostra che era quella la giusta direzione, non avremo blocchi psicologici per passare a questo o per unire i codici.

    Possa vincere il migliore fra i codici.
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    Messaggio  Admin Mer Mag 27, 2009 3:29 pm

    B. Pensi che Linux abbia avuto un impatto rilevante sul mondo dei computer negli ultimi dieci anni? Se si, cosa ha colpito di più?
    T. Io penso che Linux abbia condizionato moltissimo il panorama Open Source, ma ancor più di questo, penso che Linux sia stato funzionale nel far si che l'Open Source arrivasse alla coscienza dei principali sviluppatori software.

    Certamente c'erano progetti Open Source prima di Linux, ma Linux è stato un progetto grande e di successo, e attualmente ha cambiato il modo in cui la gente li vede. Tra i motivi vi è anche il fatto che Linux ha portato ad un approccio più pragmatico a quello che era chiamato "Free Software" (ed ancora chiamato così da qualcuno), spostandolo da essere un'ideologia di qualche frangia se non estrema a qualcosa che era solo "tecnicamente migliore".

    Io ho certamente goduto di credito per questo. Non apprezzo l'ideologia da schiuma-alla-bocca (per me, un'ideologia dovrebbe essere qualcosa di personale, non qualcosa che imponi ad altre persone) e penso che è molto più interessante vedere come l'Open Source generi adesso un processo migliore per costruire tecnologia complessa, piuttosto che spingere la libertà in un angolo e imporre un'ideologia.

    Penso inoltre che l'approccio pragmatico sia quello che ha reso Linux e anche l'Open Source molto più appetibile per molta gente, aiutandoli ad andare alla ribalta.

    B. Per quelli ansiosi di dare il loro primo contributo al kernel e che vengano accettati, qual è la tua raccomandazione? (Ogni aspetto che necessiti di aiuto più di altro, ogni buon libro per kernel hackers; in qualunque modo tu voglia interpretare questa domanda).
    T. È difficile dare consigli, perchè sarebbero diversi per persone diverse. La cosa migliore è di non pensare troppo in grande, non partite riscrivendo qualche sottosistema. Partite invece con qualche piccolo problema, e vedete se potete sistemarlo. E fate qualcosa in cui siete realmente interessati, programmare il kernel diventa più complesso se non si è veramente interessati, perdereste ogni motivazione prima di arrivare da qualsiasi parte.

    Nota per James: ti raccomando di leggere prima "Linux Kernel Development" 2nd Edition di Robert Love, pubblicato da Novell Press, ISBN 0672327201. Scritto da uno sviluppatore professionale di Linux, si focalizza sul kernel ramo 2.6. Questo libro ti dà l'immagine generale essenziale prima di immergersi nei dettagli.

    B. Per curiosità, hai qualcosa da dire ai produttori di hardware che si rifiutano di rilasciare datasheet o specifiche sul funzionamento del loro hardware necessarie a farlo funzionare col kernel Linux?
    T. "Spero che moriate tutti di una morte paurosa" è troppo forte?

    La buona notizia è che molti produttori hardware stanno facendo attualmente la cosa giusta. Intel in particolare sta migliorando molto nell'Open Source, e per questo motivo sono propenso a suggerire nell'acquisto di una nuova macchina, di assicurarsi di prenderne una con grafica e wireless Intel. Questo risolve due dei maggiori problemi incontrati finora.

    Ma Intel certamente non è la sola, e stiamo andando discretamente bene generalmente, con solo qualche piccolo neo.

    B. Tu hai dato un contributo enorme ai servizi alle comunità e alla vita di persone indigenti con Linux. Parliamo delle persone che donano PC usati o considerati obsoleti ai Paesi del Terzo Mondo, e delle distribuzioni Linux gratuite che portano con se decine di migliaia di programmi gratuiti.
    C'è qualcos'altro relativo a Linux di cui sei realmente orgoglioso?
    T. Attualmente, non sono così orgoglioso dei "servizi alle comunità" e dei "Paesi del Terzo Mondo che usano Linux". Semplicemente perchè non era realmente quello a cui puntavo. Questo è un grande bonus, ma non è qualcosa per cui mi dia pacche sulle spalle da solo. Il merito per questo va a molte altre persone.

    Così quello di cui son fiero è la tenacia nel fare questo per oltre quindici anni, e che Linux abbia sviluppato una cultura di buona tecnologia open source.

    B. Hai detto di essere fiero della tecnologia. Cosa intendi, qualcosa come un miglior algoritmo per la gestione della memoria rispetto a quelli presenti nei kernel commerciali Unix, un miglior controllo di flusso in processi complessi come un kernel?
    T. Penso che ci siano moltissime aree in cui siamo semplicemente migliori di qualsiasi altro. Gestiamo meglio la portabilità, gestiamo meglio il processo di sviluppo, e sì, finiamo anche per aver un miglior gestore della memoria e un miglior layer per i filesystem rispetto a chiunque.

    Così ci sono tante di quelle cose dal lato della tecnologia che sono veramente orgoglioso di aver gestito. E, certo, sono ovviamente parziale, e qualcuno non sarà d'accordo su qualche particolare feature, ma questo è quello che rende le cose interessanti.

    B. Prima di scrivere il kernel, hai scritto un clone di Pacman. Giochi mai ai videogames e se lo fai, a quali?
    T. Non gioco molto, non lo trovo abbastanza interessante. E quando gioco, preferisco più giochi da bambini o adolescenti: più che altro platform. Ho giocato all'originale Prince of Persia molto tempo fa prima di cominciare Linux, e per questo ho provato le versione moderne, mi sono molto piaciute ("Sands of Time" in particolare, gli ultimi erano un pò troppo seriosi).
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    Messaggio  Admin Mer Mag 27, 2009 3:30 pm

    B. Scriveresti un altro gioco avendone il tempo? Come sarebbe? Hai un genere preferito di gioco?
    T. Ho solamente scritto qualche (discretamente brutto) gioco perchè ero interessato alla programmazione, non al gioco in se. Ho trovato più interessante fare grafica pulita ad alte performance rispetto agli attuali game-play.

    Così, probabilmente non scriverò mai più un gioco. Specialmente ora, quando i giochi sono molto più orientati ai contenuti, e meno riguardo le cose di cui mi occupavo io.

    B. Cosa fai nel tuo tempo libero? Hai qualche particolare hobby o interesse oltre i computer?
    T. Passo molto tempo al computer. Ma sto scrivendo questa cosa con una mano sola, perchè il nostro cucciolo è seduto su di me proprio ora. Quando non sono al computer o con la mia famiglia, leggo molto.

    B. Che libri preferisci leggere, e cosa hai letto negli ultimi mesi?
    T. Leggo principalmente libri pocket, horror, sci-fi, fantasy, thriller. Tendo a non ricordarmi però dei libri che leggo, non è che li legga perchè mi lascino un'impressione finale.

    Le cose più serie che leggo riguardano la biologia e in particolare la genetica. Richard Dawkins era un mio grande mito prima ancora di diventare una figura di culto su internet, ho veramente apprezzato "The Selfish Gene" (e ho trovato i suoi libri sull'evoluzione più interessanti di "The God Delusion", anche se la sua visione atea del mondo è forse la cosa per cui è più famoso ora, forse perchè trovo la genetica più interessante della religione).

    B. Ti piace usare il computer, come hai detto. Oltre scrivere il codice del kernel, cosa ti piace fare sul tuo computer?
    T. In questi giorni, la maggior parte del tempo scrivo meno codice del kernel rispetto a quello scritto per git, questo anche negli ultimi anni, anche se non è più un lavoro a tempo pieno. Quello che faccio ora per lo più è comunicare. Leggere email, inoltrarle, scrivere risposte...

    E leggere patch di altre persone (e bug-report, molti dei quali non si elevano mai a "consegnatelo direttamente a Linus", ma questo succede abbastanza spesso e sono personalmente abbastanza preso con qualche regressione il più delle volte...)

    E questo realmente impegna il mio tempo al computer. Spreco tempo navigando sul Web quando sono annoiato, naturalmente, e ho il mio classico rock che suona in random in sottofondo, ma quello che faccio per la maggior parte del tempo è letteralmente districarmi tra email e kernel.

    B. Usi una specifica distribuzione di Linux a casa o al lavoro?
    T. Una "specifica"? No. Ho cambiato distribuzione durante gli anni, e questo dipendeva da diverse circostanze casuali, come quando cambiavo macchina e cosa succedeva perchè fosse conveniente cambiare.

    Così ora uso Fedora sui miei computer, il che è dovuto principalmente al mio lavorare appieno per qualche anno, e Fedora lo permette molto bene (e siccome non mi interesso circa le distribuzioni, preferisco usare la stessa cosa su tutto, così da evitare qualsiasi problema con le distro).

    Prima che Fedora supportasse i PowerPC, ho usato Yellow Dog Linux per un pò di tempo, e prima ancora ho avuto SuSE. Simpaticamente, le uniche distribuzioni che tendo ad evitare sono quelle più "tecniche", così non ho mai usato Debian, perchè per quel che penso io, il solo ed unico scopo di una distribuzione è di rendere facile l'installazione (così che mi possa dedicare a quelo che più mi sta a cuore, nel caso il kernel), così Debian o una delle distribuzioni "compila tutto a mano" semplicemente non sono interessanti pe me.

    B. Che software usi ogni giorno? Il tuo browser, desktop (se lo usi), client email e cosi via?
    T. Beh, ignorando gli attuali tool di sviluppo (make, compiler, editor, ecc) finisco per usare più che altro xterms e alpine (la nuova versione del venerabile client mail pine. Strettamente text-based, grazie mille).

    E poi si, un browser è spesso aperto in background. Ci sono alcuni forum tecnici sui quali sono attivo quando non ho niente di meglio da fare (o quando ho qualcosa di meglio da fare ma sono frustrato da queste), e poi i normali siti random.

    B. Hai lavorato su Linux per oltre 15 anni. Pensi mai di fermarti? Se lo facessi, cosa pensi che faresti dopo?
    T. "Sempre" è molto, molto tempo. Non mi aspettavo che durasse oltre 15 anni quando ho cominciato, e non avevo effettivamente alcun piano su quello che avrei fatto in futuro. Ma una ragione per cui l'ho fatto per oltre 15 anni è che mi piace concentrarmi su qualcosa, e non amo saltare da un progetto ad un altro. E semplicemente mi piace fare Linux.

    Così, non ho in programma di smettere di lavorarci, ma forse un giorno qualcuno migliore semplicemente arriverà, e spero certamente di avere il dono di capire quando non sarò più necessario.

    B. Sei stato in Australia, e voci di corridoio dicevano che eri stato morso da un pinguino. È vero? Come hai trovato l'Australia, quante volte ci sei stato, qualche posto o città preferita?
    C'era qualche attività particolare, tipo camminare tra i cespugli, che ti ha portato lì?
    T. Sono stato in Australia molte volte, in questi giorni più che altro per Linux.Conf.Au. Ma il mio primo viaggio, quello in cui sono stato morso da un feroce pinguino (dovreste davvero tenere quelle cose ferme!), è stato nel '93 circa, parlando di Linux all'Australian Unix Users Group.

    E non sono mai andato a passeggio per cespugli. Non per paura di animali velenosi, ma solo perchè non sono adatto alle attività all'aperto. Apprezzo andare agli zoo, e mi piace camminare intorno alle strane creature che avete lì, ma sappiatelo: una delle cose più interessanti è che lì sia caldo e soleggiato mentre il tempo è terribile nell'emisfero settentrionale. Sono finlandese, così "caldo e soleggiato" vuol dire per me molto di più che per altre persone.

    Uno di questi giorni spero di trovarmi sulla Grande Barriera Corallina a fare scuba diving (una cosa che amo), ma per qualche ragione finisco sempre da altre parti.

    B. Grazie Linus. Linuxus Victa!
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    Messaggio  BloodBlade Gio Mag 28, 2009 6:20 pm

    Bhe, non si puó dire che sia uno cche non ha un opinione, anzi mi sebra di posizioni stabili e allo stesso tempo aperte alle novitá, tipica mentalitá da programmatore
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    Messaggio  Shainer Sab Mag 30, 2009 8:30 pm

    Ben fatto Dk!!

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